Ondata di caldo record in Italia la Lombardia e altre 12 regioni sospendono i lavori all’aperto per proteggere i lavoratori
L’Italia sta affrontando in questi giorni un’ondata di caldo senza precedenti, che ha spinto le autorità a prendere misure straordinarie per tutelare la salute dei lavoratori, in particolare quelli impiegati all’esterno. In una decisione storica, la Regione Lombardia ha firmato un’ordinanza che vieta le attività lavorative all’aperto durante le ore più calde della giornata. Con questa misura, sale a 12 il numero delle regioni italiane che hanno adottato provvedimenti simili.
🔥 Temperature da allarme rosso
Nelle regioni del Nord e del Centro si sono registrate temperature superiori ai 40°C, con allarmi di livello rosso diramati dalla Protezione Civile. Queste condizioni rappresentano una minaccia diretta per la salute, specialmente nei settori dell’edilizia, dell’agricoltura e dei servizi ambientali.
🛑 Dettagli dell’ordinanza in Lombardia
L’ordinanza vieta lo svolgimento di lavori all’aperto tra le 12:30 e le 16:00, quando il calore raggiunge il suo picco massimo. I datori di lavoro sono obbligati a fornire acqua fresca, zone d’ombra per il riposo e assistenza medica in caso di emergenza.
🌍 Le regioni che hanno aderito
Oltre alla Lombardia, le misure di sospensione sono state adottate in regioni come Toscana, Lazio, Emilia-Romagna, Puglia, e Sicilia. L’elenco potrebbe allungarsi nei prossimi giorni se il caldo continuerà ad aumentare.
⚠️ Cosa bisogna sapere?
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I datori di lavoro sono legalmente obbligati a proteggere i dipendenti dai rischi legati al clima.
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Le sanzioni includono multe e persino la sospensione dell’attività per mancato rispetto delle regole.
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I lavoratori possono segnalare violazioni all’INAIL o ai sindacati.
✅ Consigli utili per chi lavora all’aperto
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Bere acqua frequentemente.
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Fare pause regolari in aree ombreggiate.
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Indossare abiti chiari e leggeri.
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Evitare l’attività fisica intensa nelle ore più calde.